Come realizzare l'olio di Iperico fatto in casa
- Mari
- 24 giu 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 1 lug 2019
L'iperico è una pianta meravigliosa ed un preziosissimo alleato casalingo contro le scottature.
Per me, che ho fatto per diversi anni la cuoca nelle cucine professionali, l'olio di Iperico è stato salvifico ogni volta che io od un mio collega ci procuravamo qualche ustione.
Infatti questo olio, se applicato subito sulla scottatura, permette una cicatrizzazione ottimale ed una guarigione rapidissima della ferita, oltre ad alleviarne il dolore.
Il nome botanico dell'iperico è Hypericum perforatum, infatti se si guardano in controluce le foglioline si noteranno tanti piccoli forellini. Ma questa pianta è meglio nota come Erba di San Giovanni. Infatti il periodo migliore per la sua raccolta è proprio intorno al 24 giugno, giorno della festività dedicata al santo. Anche se fiorisce per tutta l'estate, è fra giugno e luglio che i fiorellini raggiungono la maggior concentrazione di principio attivo, l'ipericina.
Recentemente si è scoperto l'uso dell'iperico anche a scopo antidepressivo. D'altra parte le piante ci parlano: il fiore di iperico è giallo acceso e fiorisce in estate, è un fiore solare che racchiude tutte le qualità energizzanti e benefiche di questo astro.
Dove trovare l'Iperico?
L'Iperico si trova facilmente lungo le strade di campagna, ai margini dei campi e anche nei terreni incolti.
Qualche giorno fa stavo facendo una passeggiata con mia figlia, fortunatamente abito in campagna e mi è capitato di trovare diversi cespuglietti di Iperico. Anche se mancava ancora qualche giorno al 23 giugno ho deciso di raccogliere ugualmente un po' di rametti.
Ho fatto davvero bene perché il giorno dopo gli operai del Comune sono passati con un trincia argini e hanno falciato molte delle piantine che avevo trovato.
Sono comunque riuscita a raccogliere una quantità sufficiente per un barattolo di olio.
Procedimento
Prima di tutto ho trovato un barattolo capiente. Non essendo nuovo l'ho sterilizzato in acqua bollente e l'ho asciugato bene con un panno carta.
Dopo di che inizia la parte che richiede pazienza: bisogna staccare dai rametti tutti gli apici fioriti.

Infatti l'Ipericina si trova nelle piccole sacche dei petali.
Per la realizzazione dell'olio vanno bene anche i bocciolini.
Una volta raccolti tutti i fiorellini li ho messi nel barattolo e li ho coperti di olio.
In questo caso ho scelto un olio di semi di girasole biologico. Va bene anche l'olio extravergine di oliva.
Ho poi chiuso il barattolo con una salvietta ben stretta con lo spago.
Ho preferito fare così, piuttosto che chiuderlo con un coperchio, in modo da far "respirare" l'olio, affinchè si potesse asciugare eventuale umidità presente nel barattolo e scongiurare che la preparazione potesse irrancidire.
La gatta Shanti ha supervisionato, da bravo famiglio, tutta l'operazione.
Maturazione
Ho esposto il barattolo al sole e li rimarrà per circa un mese.
Dopo qualche giorno vedrete che l'olio si tingerà di un bel rosso acceso, assumendo così il suo colore tipico. Che soddisfazione!!!
Dopo circa un mese/quaranta giorni potrete filtrare l'olio, con l'aiuto di un passino e di una garza sterile, e trasferirlo nei flaconi più adeguati alle vostre esigenze.
Personalmente credo che riempirò qualche boccetta di vetro scuro con tappo contagocce e ne regalerò un po' alle amiche.

Nel frattempo, durante un altra passeggiata, ho trovato moltissimo Iperico e ne ho approfittato per fare altro olio.
Buona produzione!

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