Dolore cervicale e torcicollo, cosa ci raccontano di noi
- Mari
- 29 nov 2019
- Tempo di lettura: 2 min

Photo by Hadis Safari
I dolori cervicali sono uno dei malesseri più diffusi che tutti noi abbiamo sperimentato almeno una volta nella vita. Da cosa traggono origine e qual'è il messaggio che dobbiamo integrare da questa situazione?
Quando insorge un disturbo possiamo notare che questo ha origine dalla combinazione di fattori ambientali predisponenti e fattori scatenanti. Ad esempio un lavoro che ci porta ad assumere una posizione scorretta potrà sicuramente influire nell'insorgenza di dolori muscolari o articolari. Ma come mai, ad esempio, nel gruppo di colleghi solo uno di questi sviluppa dolori o patologie e gli altri no? Dobbiamo considerare che ogni persona è diversa, vive emozioni e situazioni differenti dagli altri, sopratutto ha strumenti personali per reagire alle diverse esperienze della vita.
Vediamo quali sono le chiavi di lettura che ci offre la Metamedicina di Claudia Rainville, per aiutarci a comprendere meglio la nostra condizione e darci uno spunto per migliorare.
In generale la zona cervicale rappresenta il collegamento fra testa e tronco, dunque il nostro collegamento con la sfera del pensiero.
"Le vertebre cervicali rappresentano le nostre idee, il nostro valore sotto il punto di vista intellettuale, la nostra capacità di prendere decisioni e di fare delle scelte". *
Innanzi tutto possiamo individuare il periodo in cui abbiamo iniziato ad avere dolore: cosa è successo nella mia vita in quel momento?
Inoltre possiamo chiederci:*
Ritengo di non valere niente o di essere meno intelligente degli altri?
Ho paura di sbagliarmi, di non fare le scelte giuste?
Mi sminuisco per una certa scelta che ho fatto?
Possiamo anche distinguere se il dolore alle vertebre cervicali si manifesta quando pieghiamo il capo o quando ruotiamo il capo.
Nel primo caso potremmo aver vissuto un umiliazione, un senso di vergogna. Oppure non vogliamo rassegnarci ad una sconfitta.
Nel secondo caso è possibile che stiamo vivendo una situazione che per vari motivi non accettiamo e che dunque non vogliamo guardare?
Quando il disturbo è localizzato nelle vertebre superiori (C1,C2,C3), questo potrebbe essere legato ad una mancanza di autostima e alla paura di fare di conseguenza la scelta sbagliata.
Se invece ciò che ci riguarda coinvolge le vertebre inferiori (C4,C5,C6,C7) ho provato emozioni legate ad un umiliazione o ad una sconfitta?**
Se i dolori riguardano i muscoli possiamo fare un'ulteriore differenziazione:
I muscoli rappresentano in genere lo sforzo e la motivazione. Un dolore muscolare può rappresentare anche paura. **
Il Torcicollo, ad esempio, è una contrattura dei muscoli del collo che può indicare la paura di intraprendere un azione per cambiare una certa situazione. Può riguardare un aspetto lavorativo, familiare o sentimentale.
Questi sono soltanto degli spunti, delle "chiavi di lettura", che possono stimolarci a farci delle domande e arrivare alla radice del problema.
Per un lavoro serio e approfondito consiglio sempre di rivolgersi ad un consulente in Metamedicina, che sarà in grado di guidarci nel migliore dei modi.
Potete trovare il consulente più vicino a voi consultando il sito ufficiale di Metamedicina:
* Claudia Rainville, Metamedicina 2.0 - Ogni sintomo è un messaggio, Edizioni Amrita, 2000
**Claudia Rainville, Il grande dizionario della Metamedicina, Edizioni Sperling & Kupfer, 2010
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