Mabon e le tradizioni dell'Equinozio d'Autunno
- Mari
- 21 set 2019
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Equinozio significa letteralmente "notte uguale", in questo periodo dell'anno infatti la notte dovrebbe avere la stessa durata del giorno. L'Equinozio d'Autunno cade generalmente il 22 o il 23 settembre. Quest'anno in Italia si verificherà il 23 settembre alle ore 7.50
Da un punto di vista astrologico il sole entrerà nel segno della Bilancia, il segno dell'equilibrio.
Fin dai tempi antichi questo passaggio è stato celebrato da molte popolazioni. Fra le tradizioni giunte fino a noi c'è la festività celtica di Mabon.
Mabon era per le popolazioni pagane del Nord Europa il Dio della Giovinezza, della vegetazione e dei raccolti. Il suo nome significa letteralmente "giovane uomo".
A pochi giorni dalla nascita viene rapito dalla madre Modron (Grande Madre) e portato nell'oltretomba, verrà salvato poi da Culhwch, cugino di Re Artù. In seguito alla sua permanenza nel regno dei morti, Mabon rimase giovane per sempre.
La mitologia di questo racconto si rispecchia anche nelle celebrazioni greche dei Misteri Eleusini, durante i quali si ricorda il rapimento di Persefone dalla madre da parte di Ade, dio degli inferi del quale poi diventerà sposa. Persefone fu poi tratta in salvo grazie all'intervento di Zeus, avrebbe però dovuto trascorrere sei mesi all'anno nell'oltretomba insieme a suo marito e con la madre gli altri sei mesi restanti.
Tornando ancora indietro, in tradizioni più antiche, la discesa nell'oltretomba è legata anche ad Inanna, dea sumera della fecondità, della bellezza e dell'amore. Inanna per lasciare l'oltretomba deve trovare qualcuno che prenda il suo posto. Pertanto il suo sposo Dumuzi sarà destinato a passare negli inferi sei mesi l'anno, mentre per i restanti sei mesi a sostituirlo sarà Geshtinanna, sua sorella.

Nella tradizione cristiana ritroviamo la celebrazione di San Michele Arcangelo che ricorre il 29 settembre. Non a caso questa figura viene rappresentata con in mano una bilancia.
L'Arcangelo Michele lotta contro il drago (Apocalisse 12,7) che viene sconfitto e precipita sulla Terra. Questo episodio è davvero ricco di interpretazioni e ci pone di fronte ad infinite riflessioni. Possiamo comunque ricondurre il drago, il grande avversario, anche a quella parte oscura che dobbiamo affrontare per rinascere, per riemergere dagli abissi della nostra coscienza.
La natura si fonde con l'anima e i cicli annuali rispecchiano i cicli della nostra esistenza. Forse l'indicazione era quella di annullare il concetto di separazione fra ciò che è dentro e fuori di noi. Non siamo esseri separati dall'Uno, al contrario la realtà intorno a noi è frutto del potere creativo della nostra natura divina.
Celebrare l'Equinozio d'Autunno
In questo periodo possiamo approfittare per riportare equilibrio nella nostra vita. Possiamo ringraziare per i doni ricevuti, l'abbondanza che si è manifestata nella nostra esistenza, e iniziare a scendere nelle profondità di noi stessi. Sono molto indicati gli esercizi di meditazione e fare passeggiate in campagna o nei boschi.
Può essere d'ispirazione addobbare la tavola con i frutti di stagione, melograni, uva, grano e candele color oro, marrone o arancione.
Possiamo inoltre creare un piccolo Talismano bruceremo nel fuoco del Ceppo Sacro durante il Solstizio d'Inverno. L'occorrente è:
4 semi di uva
4 foglie di salvia
un foglietto di carta 4x4cm (il numero 4 rimanda alla casa, alla famiglia e ai doni della terra)
1 penna
Nel foglietto scrivere da un lato ABBONDANZA e dall'altro BENESSERE. Mentre lo scriviamo pensiamo concretamente a come realizzare concretamente questi intenti nella nostra vita. Arrotolare il bigliettino ed unirlo alle foglie di alloro e ai semi di uva (assaporiamo ogni acino e ringraziamolo per le sue proprietà benefiche, conserviamo 1 seme per ogni acino).
Chiudiamo tutto in un sacchetto marrone cucito a mano e teniamolo con noi vicino al letto fino all'inverno.

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