La notte delle streghe e l'Acqua di San Giovanni
- Mari
- 25 giu 2019
- Tempo di lettura: 6 min
Aggiornamento: 3 lug 2019
La notte di San Giovanni si celebra fra il 23 e il 24 giugno. Pur essendo una festività cristiana trae origine da antichi riti pagani associati al Solstizio d'Estate, celebrati e diffusi in tutta Europa.
Se nel Solstizio d'Inverno si festeggia la rinascita del Sole, il Sol Invictus, che lentamente ristabilisce il suo dominio sulla notte, nel solstizio d'estate invece l'astro che da la vita si avvia al declino. Da qui nasce l'esigenza di sostenere la potenza e l'azione del Sole attraverso l'accensione di fuochi rituali. Il fuoco protegge, purifica e attraverso la sua azione ci si propizia la fecondità della Terra a garanzia di un buon raccolto.
Se il Sole è il Dio e l'energia maschile che feconda la Terra, l'Acqua acquisisce la sua importanza come elemento femminile. Anche l'Acqua è un elemento purificante al quale viene associato un forte potere terapeutico ed insieme al Sole è essenziale per la Vita.
Il cristianesimo tiene traccia di questi archetipi nella figura di San Giovanni Battista: "Io vi battezzo con acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più potente di me e io non son degno neanche di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito santo e fuoco". (Matteo 3,11)
La tradizione vuole che in questa magica notte la rugiada dei campi e dei prati acquisisca poteri curativi e basterebbe rotolare su di essa per rendere più attraente e tonico il proprio corpo.
Le erbe sacre
Una cosa che adoro fare è andare alla ricerca di erbe ed imparare ad utilizzare le loro preziose qualità.

In questo periodo le erbe più comuni che tradizionalmente si raccolgono sono:
Iperico
E' la pianta simbolo di questa festività, le sue proprietà sono talmente straordinarie da essere chiamata "scacciadiavoli" in quanto si pensava proteggesse dagli spiriti maligni. E' conosciuta principalmente per aiutare nella guarigione dalle ustioni e scottature di vario genere. Ma il suo principio attivo è utilizzato anche come antidepressivo.
Lavanda
Conosciuta e apprezzata fin dall'antichità per il suo profumo, il suo nome deriva dal latino e significa "lavare", proprio perché la pianta veniva utilizzata per aromatizzare l'acqua con cui ci si lavava.
Ha proprietà calmanti, antidepressive, antifungine, antimicrobiche e antinfiammatorie, si presta pertanto a moltissimi utilizzi.
Durante la Notte di San Giovanni si possono raccogliere dei mazzi da appendere alla porta di ingresso delle case come talismano contro le energie negative. Gli spiriti infatti si metterebbero a contare tutti i fiori delle spighe ma prima di finire arriverebbero le prime luci dell'alba a farli fuggire.
Salvia
Il suo nome si evincono le sue proprietà terapeutiche, deriva infatti dal latino e significa "salvare" o "rendere sano".
Essiccata e bruciata in piccoli mazzi, purifica gli ambienti dagli spiriti maligni.
Ha proprietà antispasmodiche, astringenti, sedative e calmanti. E' impiegata per attenuare gli stati di ansia e depressione, aiutare la memoria. Indicata per curare gengiviti ed ascessi ed abbassare l'indice glicemico in caso di diabete.
I Romani la consideravano una pianta sacra, tanto che solo a pochi eletti ne era consentita la raccolta la raccolta rituale, si pensava addirittura che potesse resuscitare i morti.
Artemisia
Questa pianta è una panacea per molti mali. Ne esistono diverse varietà, dall'Artemisia Vulgaris all'Artemisia Absinthium, con la quale si produce il leggendario distillato caro ai poeti maledetti. In generale comunque ha proprietà digestive, antifebbrili, espettoranti, antinfiammatorie, antidepressive, regola la pressione sanguigna, favorisce la diuresi ed aiuta nei problemi gastrointestinali.
Addirittura a partire dall'Artemisia si producono medicinali contro la malaria e pare abbia proprietà anticancro.
Da tempi remoti è considerata una pianta magica, in grado di amplificare le capacità psichiche e medianiche. Secondo il libro ‘Le erbe magiche’ di Roberto La Paglia l’Artemisia veniva utilizzata sotto forma di infuso per la pulizia delle sfere e degli specchi magici.
La pianta di artemisia è sotto l’influenza della dea Diana-Artemide, di Marte e della Luna.
Ruta
L'assunzione di questa pianta può aiutare in caso di problemi digestivi, per attenuare gli stati febbrili e ha proprietà vermifughe. Può contribuire a regolare il ciclo mestruale, ma data la sua tossicità ad alte dosi, può anche provocare l'aborto.
I fiori della Ruta sono a forma di croce e questo gli è valso l'attribuzione di erba esorcistica.
Nel Medioevo di potevano essiccare le foglie e metterle in un sacchettino come amuleto di protezione e contro la paura.
Il nome botanico Ruta graveolens è già esplicativo di una caratteristica di questa pianta. Infatti "graveolens" in latino significa "maleodorante". Per questo si usava anche per tenere lontane dalle abitazioni insetti e animali nocivi e sempre l'odore la lega al mito greco delle donne di Lemno punite da Afrodite.
Rosmarino
Il suo nome significa "rugiada di mare" grazie al colore dei suoi fiori.
Ha proprietà cardiotoniche, stimola la memoria, è diuretico, combatte la stanchezza e l'emicrania. Usato topicamente, l'olio essenziale di Rosmarino stimola la circolazione periferica e può aiutare nel trattamento di dolori muscolari ed articolari.
Per gli Egizi era simbolo di immortalità, dato che veniva impiegato anche nel processo di imbalsamazione. Per il suo potere antisettico, in epoca romana e medievale veniva bruciato in incensieri per purificare gli ambienti e allontanare le energie negative.
Bruciato insieme all'Iperico si dice possa favorire sogni profetici, mentr posto sotto il cuscino allontana i brutti sogni.
Aglio
L'aglio, ricco di vitamine e sali minerali, è un potente antisettico con proprietà diuretiche, espettoranti, ipotensive e toniche. Contribuisce anche ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue.
Gli Egizi lo aggiungevano al cibo degli schiavi per mantenerli in buona salute, mentre gli adoratori della dea Bastet usavano masticarlo. I devoti a Sokar, antichissima divinità protettrice della necropoli di Sakkara, si cingevano il collo con ghirlande di cipolle ed aglio. In effetti ciò che cresce sotto terra è generalmente considerato sacro al regno dell'oltretomba, in grado quindi di tenere a bada le energie oscure.
Nella tradizione popolare quindi l'aglio sarebbe in grado di allontanare i malefici ed il suo nome in sanscrito significa appunto "uccisore di mostri".
Questa pianta è fortemente legata alla Notte di San Giovanni, infatti era già consacrata in epoca romana al culto della Fors Fortuna, la dea Fortuna. Le celebrazioni in suo onore si svolgevano proprio il 24 giugno. Ancora oggi si dice che indossare una collana di teste d'aglio sotto gli abiti nella Notte di San Giovanni attiri la buona sorte.
Menta
La Menta si usa comunemente per la sua proprietà rinfrescante, aromatica e stimolante. L'olio essenziale, usato a livello topico, allevia il mal di testa, inalato invece aiuta a liberare il naso dalla congestione dovuta al raffreddore. Favorisce la concentrazione ed il corretto funzionamento dell'apparato digerente.
Nell'antichità la pianta era sacra ad Afrodite, poiché i greci credevano nel suo duplice potere afrodisiaco ed anticoncezionale. Secondo una leggenda greca Giove, rifiutato dalla ninfa Mintha, decise per punirla di trasformarla in una pianta "fredda", come fredda era stata la ninfa nei suoi confronti. I Romani invece intrecciavano corone di Menta "Corona Veneris" da donare ai giovani sposi come portafortuna per un felice matrimonio.
Per gli egizi la menta era sacra a Iside e al dio della medicina Thot: solo ai sacerdoti veniva concesso di utilizzarla. Era considerata una pianta molto preziosa, tanto che Carlo Magno a emise un editto per tutelarne la specie.
Timo
Il Timo è un tonificante del sistema nervoso, antinfiammatorio, antiparassitario, antibiotico e ha proprietà balsamiche che aiutano l'apparato respiratorio.
E' un erba aromatica che veniva bruciata dagli antichi sugli per coprire l'odore delle viscere degli animali offerti in sacrificio. Il suo nome infatti deriva dal greco e significa "profumare, emanare odore fumando".
Per i greci era anche simbolo di vitalità e si credeva fosse nata dalle lacrime di Arianna, abbandonata dall'amato Teseo. Le sue lacrime profumate attirarono comunque Dionisio che la prese come sua sposa.
In epoca romana e medievale si utilizzava per allontanare influenze nefaste.
Regalare mazzetti con fiori di Timo è a tutt'oggi considerato un simbolo d'amore duraturo ed è un erba molto gradita alle Fate.
Verbena
E' conosciuta e si usa comunemente per le sue proprietà calmanti, ansiolitiche e antistress. Da studi condotti per indagare sulla sua azione antitumorale, pare addirittura che il principio attivo contenuto nell'olio essenziale di Verbena inneschi la morte delle cellule maligne in pazienti affetti da leucemia.
E' una pianta sacra da sempre utilizzata nei rituali. Per i romani designava anche la Gramigna, le cui radici non si possono strappare dal suolo senza che si porti via un po' di terra, per questo simboleggia la terra natale. Su di lei giuravano anche gli araldi di pace.
Per i Latini ed i Sabini era legata al culto della dea Strenna, dea della Salute, che aveva anche un bosco a lei dedicato. Si dice che Tito Tazio, sovrano sabino poi divenuto re di Roma, usasse regalare ai suoi amici mazzetti di Verbena raccolti nel bosco sacro come buon auspicio. I romani si scambiavano queste "strenne" il primo giorno dell'anno ed ancora oggi questo termine è sinonimo di dono.
Il suo nome significa anche "verga" o "bacchetta magica" ed in Gallia era sacra ai bardi che si incoronavano con le sue foglie.
Con queste erbe potete preparare la mitica Acqua di San Giovanni:
prendete una ciotola con dell'acqua ed immergetevi i fiori e le erbe raccolte. Esponetela alla Luna tutta la notte del 23. Il 24 mattina lavatevi con l'acqua per tenere lontane le malattie e ringiovanire la pelle.
Quest'anno anche io ho partecipato ad un rituale per la Notte di San Giovanni. Abbiamo acceso un grande falò, eseguito danze al ritmo di tamburi e canti di purificazione. Abbiamo anche preparato l'Acqua con le erbe raccolte dai partecipanti.
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